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Omelia del vescovo Vincenzo nella Messa Crismale 2022

Oria, 14 aprile 2022 - Basilica Cattedrale

Negli ultimi due anni abbiamo vissuto questa celebrazione, che è espressione vera e concreta di unità e di comunione nella nostra Chiesa di Oria, con la preoccupazione della pandemia e con il disagio del contingentamento. Oggi, quantunque possiamo contare su una maggiore serenità circa la pandemia, tuttavia abbiamo ancora il cuore invaso dalla preoccupazione e dal dolore per la tragica situazione bellica che vede coinvolta la martoriata Ucraina. Anche in questa celebrazione vogliamo chiedere al Signore della storia di cambiare il cuore degli uomini, specialmente di chi detiene il potere, di far cessare la guerra in Ucraina e in tutti gli altri luoghi dove si combatte e di donare al mondo la pace! […]

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Omelia del vescovo Vincenzo nell'Ordinazione Diaconale di Marco Tatullo e Cosimo Serpentino

Oria, 8 gennaio 2022 - Santuario S. Cosimo alla Macchia

Con l’odierna celebrazione ci introduciamo nell’ultima festa del tempo di Natale, il battesimo di Gesù, che in qualche modo completa la manifestazione al mondo del mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio, manifestazione necessaria per permetterci di conoscere il progetto d’amore di Dio per l’umanità peccatrice, progetto tutto volto alla redenzione dell’uomo e alla sua riabilitazione nella relazione con il Padre.

Nell’evangelizzare il popolo che andava da lui per farsi battezzare, Giovanni Battista lo esortava presentando Gesù con queste parole, che poco fa abbiamo sentito nella proclamazione del Vangelo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i legacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco” (Lc 3, 16). […]

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Omelia del vescovo Vincenzo nella Celebrazione Eucaristica di apertura della fase diocesana del Sinodo dei Vescovi 2021-2023

Oria, 17 ottobre 2021 - Santuario S. Cosimo alla Macchia

(Il testo è tratto da registrazione e non è stato rivisto dall’Autore)

È con grandissima emozione, carissimi Amici, che viviamo questa celebrazione nella quale, anche visivamente, si vede la nostra Chiesa diocesana riunita - certo in alcune componenti, non tutte – ma evidentemente stiamo insieme e questo convenire qui insieme ci sta già facendo vivere l’esperienza del cammino sinodale che in tutte le Chiese del mondo oggi si apre.

Ed è importante, Amici cari, innanzitutto ascoltare per capire cosa vuol dire questo cammino sinodale: ascoltare quello che Gesù ci ha detto. Di questa pagina del Vangelo vorrei ripetere alcune parole che credo possano essere un po’ il filo conduttore che ci guiderà in questi anni, perché, come avete sentito anche dai mezzi di comunicazione, nel cammino sinodale c’è una prima fase che cominciamo adesso e che ci porterà fino a Pasqua, e anche un po’ dopo, e sarà una fase fondamentalmente di ascolto, di ascolto di tutti: ognuno può e deve dire ciò che lo Spirito gli suggerisce. Ognuno può e deve dire l’orientamento verso il quale la Chiesa deve muoversi. […]

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